… alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta

 

Appendice 4[1]

 

Maria Valtorta: I Quaderni del 1943 – ed. C.E.V.

16.11.43.

Dice Gesù:

«Lascia cadere tutto e trattieni solo Dio, la Luce, la Grazia, l’Amore di Dio. Nulla di ciò che è della terra ti turbi. Sei figlia di Dio. Ti ho dato di vedere questa sublime condizione per rivestirti di forza e serenità. Le cure dell’Altissimo, come due braccia amorose, sono protese su te. Verrà il momento in cui si uniranno per portarti oltre queste terrestri brutture, portarti nella Luce che ora con amore ti guarda.

Pensalo sempre: “Su me c’è il Padre di Gesù che è anche il Padre mio. L’Amore che ha unito il Padre al Figlio mi unisce al Padre, ed è l’amore del Figlio che mi ha dato l’amore del Padre. In me ho dunque Dio Uno e Trino poiché ho il loro amore”. Ti sentirai alzare come da aquila in volo da questo pensiero e penetrerai nel Fuoco che ti vuole accendere tutta per farti degna di Esso.

Ed ora avanti, mia piccola voce. Il tempo è breve e molta è la Parola. E ancora maggiore è l’ignoranza della Parola. Diamo a questi disgraziati tutto quanto si può acciò non ci facciano accusa della loro rovina. Il mondo perirà ugualmente perché vuole perire. Ma la Giustizia e i giusti del Signore potranno dire: “Tutto vi è stato dato per salvarvi, anche più di quanto era dovere, poiché l’amore è un prodigo mai sazio di donare”.

Non ti accasci la convinzione che è inutile la fatica che compi perché le parole sante cadono su anime tetragone e chiuse come forzieri di acciaio. Per quel Volto tre volte santo che la Bontà t’ha mostrato[2] e che per te è un riso d’amore, per quel Volto che gli uomini hanno forzato a ritirarsi sotto il montare di una valanga di delitti che dopo avere devastata la Terra si avventano contro i Cieli, continua ad essere mano che serve la Parola.

Hanno nascosto il Volto di Dio. Lo negano. Non credono in Lui. Vi hanno sostituito ciò che è loro rovina. Sono in balia delle forze occulte ribelli al segno di Dio e quelle servono, quelle credono, quelle ubbidiscono. Voci e voci escono da fonti bugiarde e non ve ne è una che dica il vero o un riflesso di vero. Sono risa di demoni che irridono l’uomo e che si mutano in parole di menzogna per portarlo sempre più fuori via, quelle che ascoltano.

Vogliono conoscere il futuro per regolarsi. Il futuro è qui: nella mia Parola. Per evitare questo presente che è peggio di un incubo e di una condanna bisognava studiare questa Parola, saperla leggere e regolarsi sui suoi insegnamenti morali, storici e soprannaturali. Per rendere meno atroce il futuro ancora occorrerebbe studiare questa Parola che insegna il Bene e la Verità.

Ripeto[3]: lasciate i morti là dove sono. Se sono beati non possono dirvi che ciò che già la Parola vi dice, perché i santi del Signore parlano la stessa lingua del Signore. Se sono dannati non possono che dirvi le parole del loro padre, maestro e re di menzogna. E potete credere che il Menzognero abbia un atomo di pietà e vi conceda una luce che sia luce di salvezza? Ma no, che anzi, perseguendo il suo scopo, vi crea miraggi entro i quali è il baratro d’abisso.

E nell’abisso state precipitando non avendo più a vostra guida la luce del mattino: Dio vostro Padre santo. Orbi guidati da ciechi[4], i vostri spiriti traviati vagano di errore in errore, di rovina in rovina. Cozzate e vi date dolori sempre nuovi l’un coll’altro e provocate nuove ferite e nuove sciagure, vi odiate per il male che vi fate e prendete a piene mani quest’odio che vi lievita in cuore e lo lanciate contro Dio rendendolo responsabile del male vostro. E l’odio, non potendo raggiungere il Cielo, ricade su voi in fuoco e fiamme, in fame, in morti, in desolazioni, in disperazioni, in oscurità. Né vi sarà tregua sinché conoscerete a vostre spese che la violenza non serve, che il sangue imbarazza e non nutre, che l’odio non crea, ma distrugge. Né vi sarà tregua finché i vostri cuori non si volgeranno a Dio.

Io sono Colui che vi può dare pace, e non coll’uso delle vostre armi omicide ma della mia arma santa: la Croce, ma spezzando col mio amore le vostre armi omicide.

Non precipitate il Giudizio di Dio col vostro passare la misura nel peccare. Non fate che troppo breve sia la sosta fra il tempo dell’Anticristo e il tempo di Cristo, perché, se è vero[5] che gli ultimi giorni saranno abbreviati per amore degli eletti, è anche vero che vi è necessario avere una sosta di pace per ritemprarvi alla ultima satanica lotta.

Io farò ribaltare la pietra sull’antro di Lucifero dopo la sconfitta della Bestia e dei suoi servi; ma voi, col vostro acclamare il Male, non date forza al Demonio di scuotere quel serrame. Non fate, dei vostri spiriti devoti alla carne e a Satana, leve per aprire la prigione infernale e farne uscire il Maledetto per l’ultima preda prima che i cuori degli uomini si siano ribattezzati nella Parola del Signore.»



[1] Nota importante: Tutti i ‘grassetti’ riportati nei testi, con riferimento in particolare ai brani valtortiani, non sono contenuti nel testo ufficiale dell’Opera della Mistica, ma sono stati qui inseriti per attirare l’attenzione dei lettori su determinati concetti meritevoli di particolare attenzione. Il corsivo invece si trova nel testo originale.

[2] Nota dell’editore: T’ha mostrato il giorno precedente. Accanto alla data del presente “dettato” la scrittrice mette il rinvio a Isaia 8,17-22; 9,1-6.

[3] Nota dell’editore: Ripeto. Quanto già detto l’11 settembre 1943.

[4] Ibidem: Orbi guidati da ciechi, come in Matteo 15,14; Luca 6,39.

[5] Ibid.: ‘se è vero’ quanto detto in Matteo 24,22; 13,20.


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Movimento per una Nuova Evangelizzazione ... alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta - 2011

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