… alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta

 

Appendice 5[1]

 

Maria Valtorta: I Quaderni del 1945/50 – 2a edizione 2006 - Testo senza data: L’Apocalisse, pagg. 505/572: Colui che ha da venire: pagg.519/522, ed. C.E.V.

(Nota dell’Editore: Lo scritto sull’Apocalisse, che ora riportiamo, occupa gli ultimi due quaderni autografi (n. 121 e n. 122) di Maria Valtorta: per intero il primo, parzialmente il secondo (dove lo scritto sembra interrompersi anziché concludersi). Non è introdotto dal consueto “Dice…” (con il nome del divino Dettante) e non porta alcuna data, tranne quelle messe sui frontespizi dei due quaderni: Settembre-Ottobre 1950 sul primo, Novembre 1950 sul secondo…).

 

L’Apocalisse

 

[…] Colui che ha da venire.[2]

In che modo? Non certo riprendendo carne. Se certo è il suo ritorno, altrettanto certo è che non assumerà più mai un’altra carne, avendone una perfetta dalla prima volta che se ne vestì, eterna, glorificata da Dio suo Padre.

Né verrà per una seconda Redenzione. Non vi sarà una seconda redenzione, la prima essendo stata sufficiente e perfetta. Gli uomini hanno da allora tutti gli elementi e gli aiuti soprannaturali per permanere nel popolo dei ricreati figli di Dio e per passare dalla ricreazione alla super-creazione, sol che lo vogliano fare. Perché se, come è stato detto, e detto con sapienza, “l’uomo è una capacità che Dio empie di Sé”, e se, anche, “la grazia è un seme che Dio pone nell’anima”, o anche “un raggio che scende ad illuminare e fecondare”, è logico che, se l’uomo seconda le volontà e ispirazioni divine, la sua capacità di contenere Dio cresce e si dilata più tutto l’uomo cresce in età e in capacità di intendere e volere. Intendere le spirituali parole di Dio, ossia i movimenti che Dio suscita in ogni uomo per condurlo a sempre maggior giustizia, e volontà di raggiungere il fine per cui fu creato. E ugualmente il seme della Grazia, se l’uomo ne seconda la crescita con la fedeltà ad essa e colla pratica della Legge e delle virtù, da piccolo seme si fa gran pianta, dante frutti di vita eterna, e il raggio, più l’anima cresce in grazia e si eleva sulla via della perfezione, aumenta la sua potenza di luce, come avviene per chiunque da una valle salga verso le vette di un monte.

Questa capacità che si dilata per contenere sempre più Dio, questa pianta che cresce sovrana nel giardino dell’anima, questo raggio del Sole eterno che da raggio si fa oceano di luci più l’uomo si eleva verso il Padre delle Luci, porta l’uomo, ri-creato per mezzo della Grazia ottenuta per i meriti di Cristo, alla sua supercreazione, ossia alla identificazione con Gesù, assumendo un’umanità nuova, a suo esempio e forma, umanità nuova che trasforma l’uomo, creatura razionale, in creatura divinizzata che pensa, parla, agisce in modo quanto più può simile a quello che ebbe il suo Maestro eterno nel tempo mortale, e che comandò ai suoi fedeli di avere.

“Il discepolo, per esser perfetto, sia come il suo Maestro” (Luca c.VI v.40).

Per avere avuto da 20 secoli tutto quanto è necessario perché l’uomo possa possedere il Regno eterno e raggiungere il fine per cui fu creato, non vi sarà una seconda redenzione da parte dell’Uomo-Dio. L’uomo, che per debolezza perda la Grazia, ha i mezzi per riacquistarla e redimersi. Come da sé cade, così da sé può redimersi, usando i doni perpetui che Cristo ha istituiti per tutti gli uomini che vogliano attingervi.

E non verrà per una seconda Evangelizzazione, il Verbo del Padre. Non verrà personalmente. Eppure evangelizzerà.

Susciterà nuovi evangelizzatori che evangelizzeranno in suo Nome. Evangelizzeranno in una forma nuova, consona ai tempi, forma nuova che sostanzialmente non cambierà il Vangelo eterno, né la grande Rivelazione, ma li amplierà, completerà e renderà comprensibili e accettabili anche a coloro che, a causa del loro ateismo o della loro incredulità sui Novissimi e su molte altre verità rivelate, adducono la ragione che “non possono credere cose che non comprendono, né amare esseri di cui si conosce troppo poco, e quel poco è tale da spaurire e sconfortare in luogo di attirare e incoraggiare”.

Nuovi evangelizzatori. In verità ci sono già, anche se il mondo in parte li ignora e in parte li osteggia. Ma saranno sempre più numerosi, e il mondo, dopo averli ignorati, o scherniti, od osteggiati, quando il terrore prenderà gli stolti che ora deridono i nuovi evangelizzatori, si volgerà a loro perché siano forza, speranza, luce nelle tenebre, nell’orrore, nella tempesta della persecuzione degli anticristi in atto. Perché se è vero che prima della fine dei tempi sorgeranno sempre più dei falsi profeti servi dell’Anticristo, altrettanto è vero che il Cristo Signore opporrà ad essi sempre più numerosi suoi servi, suscitando novelli apostoli là dove meno lo si crede.

E dato che l’infinita Misericordia, per pietà dei miseri uomini travolti dalla bufera di sangue, di fuoco, di persecuzione, di morte, farà risplendere sul mare di sangue e d’orrore la pura Stella del Mare, Maria, che sarà la precorritrice del Cristo nella sua ultima venuta, questi nuovi evangelizzatori evangelizzeranno Maria[3], in verità troppo lasciata in ombra dagli Evangelisti e dagli Apostoli e Discepoli tutti, mentre una più vasta conoscenza di Lei avrebbe ammaestrato tanti, impedendo tante cadute. Perché Ella è Corredentrice e Maestra. Maestra di vita pura, umile, fedele, prudente, pietosa, pia, nella casa e tra le genti del suo tempo. Maestra sempre, nei secoli, degna d’esser tanto più conosciuta più il mondo scende verso il fango e la tenebra, per esser tanto più imitata onde riportare il mondo verso ciò che non è tenebra e fango.

I tempi che avanzano saranno tempi di guerra non solo materiale, ma soprattutto di guerra tra materialità e spirito. L’Anticristo cercherà di trascinare le creature razionali verso il pantano di una vita bestiale. Il Cristo cercherà di impedire questo rinnegamento, non solo della religione ma persino della ragione, aprendo orizzonti nuovi e vie illuminate di luci spirituali, suscitando, in chiunque apertamente non lo respinga, un risveglio potente dello spirito, risveglio aiutato da questi nuovi evangelizzatori non soltanto del Cristo ma della Madre di Dio. Alzeranno lo stendardo di Maria. Porteranno a Maria. E Maria, che già una volta fu causa e fonte, indiretta ma sempre potente, della redenzione dell’uomo, lo sarà ancora. Perché Ella è la santa Avversaria del perfido Avversario, e il suo calcagno è destinato a schiacciare in perpetuo l’infernal dragone, come la Sapienza, che ha fatto in Lei sede, è destinata a vincere le eresie che corrompono anime ed intelletti.

In quel tempo, che è inevitabile che venga, in cui le tenebre lotteranno con la luce, la bestialità con lo spirito, la satanicità con i superstiti figli di Dio, Babilonia  con la Gerusalemme celeste, e le lussurie di Babilonia, le triplici lussurie, strariperanno come acque fetide e incontenibili, infiltrandosi per ogni dove, sin nella Casa di Dio, come già fu e come è detto che dovrà di nuovo essere, in quel tempo di separazione aperta tra i figli di Dio e di Satana, in cui i figli di Dio avranno raggiunto una potenza di spirito sin ora mai raggiunta, e quelli di Satana una potenza di male talmente vasta che nessuna mente può immaginarla quale sarà realmente, verrà la nuova evangelizzazione, la piena nuova evangelizzazione, che per ora ha i primi avversati risvegli.

Ed essa opererà grandi miracoli di conversione e di perfezione. E grandi conati d’odio satanico, contro il Cristo e la Donna. Ma ambedue non potranno essere raggiunti dai loro nemici. Non sarebbe conveniente né utile che lo fossero. Non si può recare offesa suprema a Dio colpendo i Due a Lui più cari: il Figlio, la Madre, che già, nel loro tempo, tutte le più odiose e dolorose offese subirono, ma che ora, già glorificati da secoli, non potrebbero, senza immediato orrendo castigo divino sugli offensori, venire offesi.

Per questo, con mezzi nuovi, sarà al giusto modo e momento operata l’estrema evangelizzazione, e coloro che sono ansiosi di Luce e di Vita le avranno, piene, perfette, date con un mezzo noto solo ai due Donatori, da Gesù e Maria. Soltanto chi avrà eletto per sé tenebra e fango, eresia e odio a Dio e a Maria, ossia i già morti prima d’essere morti, gli spiriti putridi, gli spiriti venduti a Satana e ai suoi servi, ossia i precursori dell’Anticristo ed esso stesso, avranno tenebre e fango e tormento e odio eterno, come è giusto che sia, quando Colui che deve venire verrà.[…]



[1] Nota importante: Tutti i ‘grassetti’ riportati nei testi, con riferimento in particolare ai brani valtortiani, non sono contenuti nel testo ufficiale dell’Opera della Mistica, ma sono stati qui inseriti per attirare l’attenzione dei lettori su determinati concetti meritevoli di particolare attenzione. Il corsivo invece si trova nel testo originale.

[3] Nota dell’editore: evangelizzeranno Maria nel senso di predicheranno Maria, cioè daranno a Maria il giusto posto nell’evangelizzazione.


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Movimento per una Nuova Evangelizzazione ... alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta - 2011

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