… alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta

 

2 - L’ANTICRISTO

 

Nel corso della Storia gli ‘anticristi’ - a cominciare dal primo: Giuda, membro del Collegio apostolico, per finire agli ultimi, diffusori specie negli ultimi due secoli di ideologie moralmente e spiritualmente distruttive, nonché atee e facenti anche capo ad avversari politici del Cristianesimo - sono stati molti. Nell’Opera valtortiana Gesù li considera però tutti come ‘precursori’ del vero Anticristo[1] per eccellenza: un Anticristo che tuttavia - contravvenendo ad una interpretazione comune dei testi dell’Apocalisse, interpretazione che lo vorrebbe fare comparire solo alla fine della Storia umana confondendo la sua ‘manifestazione’ con quella finale di Satana - si manifesta in realtà nel corso della Storia.

Ad una prima lettura dell’Opera si potrebbero però confondere - almeno in alcuni brani - la tribolazione anticristica nel corso della storia con quella satanica della fine del mondo.

Ciò succede perché la prima tribolazione con la battaglia e sconfitta dell’Anticristo[2] e delle due ‘Bestie’ dell’Apocalisse che lo sostengono, è ‘figura’ anticipata della successiva e più grande tribolazione che arriverà in occasione della battaglia finale scatenata e portata avanti direttamente da Satana[3].

Sconfitto l’Anticristo, Dio farà infatti ‘incatenare’ Satana da un suo Angelo[4] cosicché, senza le sue sobillazioni, seguirà per l’Umanità un lungo periodo di relativa ‘pace’.

Liberato dopo questo periodo, successivo alla precedente sconfitta dell’Anticristo, Satana muoverà nuovamente contro la Cristianità nella cosiddetta guerra di ‘Gog e Magog’, per uscirne poi definitivamente battuto[5] ed essere relegato per l’eternità nell’inferno dove le due Bestie (la Bestia del mare e la Bestia della terra) lo stavano attendendo già dalla precedente sconfitta.

Dio chiuderà a quel punto l’avventura della Storia umana e potrà così dare inizio, al giusto tempo, alla Risurrezione dei morti e al Giudizio Universale.[6]

Gesù - con riferimento a quanto sopra detto e alla ‘cronologia’ dell’Apocalisse - fornisce alla mistica chiarimenti illuminanti quando le dice:[7]

27.8.43

«Anche nell’Apocalisse pare che i periodi si confondano, ma non è così. Sarebbe meglio dire: si riflettono nei tempi futuri con aspetti sempre più grandiosi.

Ora siamo al periodo che Io chiamo: dei precursori dell’Anticristo. Poi verrà il periodo dell’Anticristo che è il precursore di Satana. Questo sarà aiutato dalle manifestazioni di Satana: le due bestie nominate nell’Apocalisse. Sarà un periodo peggiore dell’attuale. Il Male cresce sempre di più. Vinto l’Anticristo, verrà il periodo di pace per dare tempo agli uomini, percossi dallo stupore delle sette piaghe e della caduta di Babilonia, di raccogliersi sotto il segno mio. L’epoca anticristiana assurgerà alla massima potenza nella sua terza manifestazione, ossia quando vi sarà l’ultima venuta di Satana.

Avete capito? Credere occorre, e non cavillare. Veramente tu avevi capito, appunto perché non cavilli. I dettati non si contraddicono fra loro. Occorre saperli leggere con fede e semplicità di cuore.

Come uno a cui prema di far intendere una cosa, Io vado sempre dritto alla cosa che più importa e che qui è il mio Regno. Perché nel Regno è la giustificazione del mio essermi incarnato e morto. Perché nel Regno è la prova della mia infinita potenza, bontà, sapienza. Perché nel Regno è la prova della vita eterna, della risurrezione della carne, del mio potere di Giudice. Perciò quando ho parlato per spiegare l’Apocalisse ho, ai singoli punti spiegati, messo quasi sempre a corona il mio Giudizio, il mio trionfo, il mio Regno, la sconfitta di Satana in se stesso, nella sua creatura, nei precursori.

Leggete bene e vedrete bene che non vi è contraddizione. Quello che ho detto ho detto.»

Gesù parlava in questo brano alla mistica nel 1943 - cioè nel secolo scorso, nel pieno della seconda guerra mondiale, epoca da Lui definita dei ‘Precursori dell’Anticristo’ - ma preannunciava che in seguito sarebbe presto venuta l’epoca del vero Anticristo e dopo la sconfitta dello stesso (come precisato anche nell’Apocalisse con la caduta di ‘Babilonia’, termine che nelle spiegazioni del Gesù valtortiano simboleggia l’Umanità intera caduta pesantemente nel peccato) sarebbe venuta un’epoca di pace.

 

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[1] Cfr. Maria Valtorta, I Quaderni del 1943, 20.08.1943, ed. C.E.V. – Vedi Appendice 1.

[3] Ibidem 20, 7-10.

[4] Ibid. 20, 1- 6.

[5] Ibid. 20, 7-10.

[6] Ibid. 20, 11-15.

[7] Cfr. Maria Valtorta, I Quaderni del 1943, 27.08.1943, ed. C.E.V.


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Movimento per una Nuova Evangelizzazione ... alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta - 2011

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